Nasce a Napoli nel 1941.
Appena ventunenne tiene una mostra personale alla Galleria del Fiorino a Firenze, dopo essere stato presente nel 1960 al Premio San Fedele a Milano, al Premio Termoli e nel 1962 al Premio indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione e tenutosi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
A partire dalla metà degli anni sessanta le sue opere risentono del clima animato dalle novità introdotte dalla Pop Art.
Il linguaggio pittorico di Bruno Donzelli è ironico ricco di rimandi alla storia dell'arte del xx secolo, s’impadronisce dei segni caratteristici di grandi artisti contemporanei come Picasso, Mirò, Matisse, Depero e li immette nelle sue opere. Utilizza i colori più brillanti e le forme più giocose per "leggere" gli ultimi cento anni del passato millennio, ripristinando in chiave ipercromatica i motivi formali dei movimenti del Novecento. Il risultato pittorico di questo “connubio-innesto” rimane indiscutibilmente donzelliano.
Bruno Donzelli ha esposto nelle più importanti gallerie italiane e mondiali e le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni pubbliche e private.
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